Notte di fotografia ieri su incarico del Comune di Reggio Emilia. Dopo circa 7 mesi di rinvii per trovare le condizioni ideali, ieri ho effettuato una sessione di shooting di circa 5 ore con un cestello alto 20 metri. Soggetto i Ponti di Calatrava per cui ho svolto diversi sopralluoghi nei giorni precedenti.
Le difficoltà non sono state poche. Ho dovuto effettuare pose lunghe su un cestello instabile, sopportare colonie di zanzare e non guardare in basso troppo spesso, manovrare e piazzare circa 12 volte il furgone con il cestello e manovrarlo su e giù fino a trovare le inquadrature giuste. Quella sopra è da quota zero però, non fatevi trarre in inganno.
Ecco il primo scatto che ho fatto per provare il cestello. Attrezzatura "solita" con Nikon D300 e Tokina 11-16 f2.8 e Manfrotto 055MF4 con testa 486RC2. Non uso la bolla e ho uno scatto remoto artigianale che ho costruito modificando un Nikon MC-22.
Il bianco è nero è stato dato in post produzione perchè il colore del cielo al tramonto rendeva bene. Dopo le prime 4 piazzate sono andato al Ponte Nord con Emily e Marco del Km129 per riscattare dall'alto e da vicino la coppia Nord-Centrale. La foto è stata trattata come quella del post precedente, e il risultato, seppur buono, l'ho apprezzato maggiormente da un'angolatura ribassata. Calatrava ha fatto un ottimo lavoro nel disegnare strutture che sono valorizzate maggiormente attraverso un'osservazione da un punto di vista normale, quotidiano.
Ho provato allora a scattare verso l'alto dallo stesso punto di prima et voilà. Due varianti sul tema dell'arco catenario. Ho risolto la forte oscillazione del cestello scattando con sensibilità abbastanza alte da non superare i 2 sec di esposizione e in modalità continua dove era possibile.
Qui invece andiamo su un mio classico. per scattarla ho posizionato il furgone con il cestello a sbalzo sull'isoletta del lago del Parco del Cimitero verso Sesso e ho sporto il cestello fino all'acqua in modo da non avere impedimenti visivi. Peccato che sul riflesso ci fossero le papere della colonia molto numerosa che ci abita che hanno sfumato il riflesso.